Attentato di Nizza

la-strage-di-nizza_b16aa7e0-4a51-11e6-ba98-85ca6c77e851_700_455_display

ANCORA UNA VOLTA ORRORE

ANCORA UNA VOLTA SGOMENTO

A pochi giorni di distanza siamo a manifestare per l’ennesima volta e senza stancarci il nostro cordoglio per le vittime e la nostra vicinanza alle famiglie.

Questa volta il terrorismo ha colpito Nizza, ma potrebbe essere qualsiasi città del mondo, dove gli attacchi, i morti e le atrocità continuano a susseguirsi, il più delle volte nell’oblìo e nell’indifferenza.

Oramai non  passa giorno senza un attentato, una strage, senza episodi di violenza incomprensibili.

Li chiamano “martiri” -”lupi solitari” – “fondamentalisti”, ma sono solo degli assassini senza pietà. L’orrore e lo sgomento sono grandissimi,  ma non ha senso e non risolve nulla  innescare nuovi odi e nuove intolleranze verso religioni o popoli o idee che nulla hanno a che vedere con il terrorismo.

Tutti però dobbiamo reagire, tutte le persone e i popoli che credono nel rispetto della vita devono esprimere con forza il loro NO ALLA VIOLENZA. Non ci devono essere silenzi, il terrorismo e la violenza vanno condannati da qualsiasi parte provengano.

Appena qualche sera fa il tentativo di colpo di Stato in Turchia ci ha fatto capire quanto oggi il mondo stia vivendo in una piattaforma esplosiva ed estremamente pericolosa per tutti.

Non ci sono zone o Paesi in sicurezza.  Questo deve far riflettere tutti.

Dobbiamo sentirci uniti contro la paura e l’indifferenza, ma al tempo stesso LA RISPOSTA FORTE E DECISA CONTRO LA VIOLENZA DEVE PROVENIRE  DA TUTTI GLI  STATI E LE RELIGIONI CHE CREDONO NELLA LIBERTÀ E NELLA DEMOCRAZIA  DEI POPOLI.

Azioni più incisive di intelligence ed un raccordo delle polizie dei diversi Paesi alleati  non sono più rinviabili.

Crediamo però che, per isolare azioni anche individuali di violenza, sia necessario investire in cultura, in conoscenza, in dialogo.

Per questo riteniamo che anche la Comunità di Portogruaro, che si è dimostrata un esempio di accoglienza e tolleranza verso le diversità, debba oggi ancora di più farsi promotrice di iniziative, in particolare nelle Scuole, per ribadire che

L’UNICA STRADA POSSIBILE E’ LA CONVIVENZA CIVILE

Immagine iniziale riportata da www.ecodibergamo.it

Lascia un commento