Ospedale Unico: ma di cosa stanno parlando?

Il  Direttivo del Circolo Pd di Portogruaro, a fine novembre scorso, ha voluto intervenire per chiarire pubblicamente  le proprie posizioni sulla  questione dell’ospedale unico e della proposta di riorganizzazione della Sanità nell’USSL del Veneto Orientale.

A distanza di due mesi nulla è cambiato, se non le dichiarazioni, apparse recentemente sulla stampa locale, che riportano l’esito di un incontro in Regione, tra Assessore regionale competente, Direttore dell’ULSS n. 10  e Sindaci del Veneto Orientale.

Entro il 9 marzo i Sindaci, secondo le dichiarazioni fatte, dovrebbero assumere una decisione in merito alla sede dell’Ospedale unico.

Il tono delle dichiarazioni del Direttore dell’ASL appaiono come un ultimatum, un ingiustificabile “prendere o lasciare”, dove per “ lasciare “ sembra essere proprio la qualità dei servizi specialistici e dei servizi nel territorio.

Non pare però che  dalla riunione siano emerse  proposte definite riguardanti il progetto sanitario generale,  né indicazione precisa sui possibili finanziamenti e neppure delle proposte di riutilizzo delle strutture esistenti. Lo stesso Assessore Coletto sembra aver sottolineato la necessità di passaggi più precisi.

A fronte di ciò, vengono considerate preoccupanti le prese di posizione del Direttore dell’ASL e del Presidente della Conferenza dei Sindaci,  che, senza nulla di preciso, vogliono forzare su scelte poco chiare, discutibili e  non condivise. Quali saranno le specializzazioni ed i servizi che offrirà la nuova struttura? Quali dovrebbero essere i criteri per la scelta di una ipotetica sede? Che fine farà  l’attuale ospedale? Farà la fine del vecchio? Un immobile cadente e inutilizzato in centro storico, per il quale  da anni si parla di riconversione, ma per il quale  nei fatti non  è stato fatto ancora  nulla. Se la Regione intende veramente investire sulla sanità nel nostro territorio, incominci con la ristrutturazione del vecchio ospedale, per offrire alla cittadinanza servizi post ricovero in particolare alle persone anziane.

 

Il  Direttivo del Circolo PD di Portogruaro, chiede ancora una volta

 

alla Regione Veneto e all’ASL, di uscire da questo romanzo a puntate, da questa volontà di mettere in contrapposizione le  istituzioni locali. Nessuno deve affrontare questioni così rilevanti sotto l’ottica di un campanilismo di altri tempi, ma non è neppure ammissibile pensare di firmare una cambiale in bianco. Per questo CHIEDE, così come ha fatto il Consiglio Comunale di Portogruaro, di  affrontare in termini credibili il miglioramento dei servizi OSPEDALIERI E TERRITORIALI.

 

CHIEDE all’Amministrazione Comunale  CHE SU DECISIONI COSI’ IMPORTANTI, che incidono sulla vita di tutti, VENGA INFORMATA E PREVENTIVAMENTE SENTITA  LA CITTADINANZA.

E’ possibile farlo con CON MODALITA’ SNELLE, EFFICACI E CON COSTI RIDOTTI, come peraltro previsto dallo Statuto del Comune di Portogruaro.

Senza avere una chiarezza sul FUTURO DELLA SANITA’ nel nostro territorio e senza dare la possibilità alla cittadinanza di esprimersi a riguardo, IL PD SI BATTERA’ CONTRO SCELTE CHE PENALIZZANO LA COMUNITA’ DI PORTOGRUARO.