Le condanne, la delusione, l’offesa subita per i fatti di corruzione e di malaffare accaduti in Veneto, sono stati espressi in varie forme e non possono che essere- senza alcun distinguo e senza alcuna esitazione – ribaditi da tutti. I colpevoli sia diretti, che indiretti per legami in qualsiasi modo esistenti, per omertà o per collusione, devono essere individuati e per gli stessi le decisioni da assumere devono riguardare innanzittutto la loro imcompatibilità con qualsisasi ruolo di rappresentanza.
Al tempo stesso non si possono condividere atteggiamenti giustizialisti e forcaioli, che finiscono per alimentare movimenti e concetti antipolitici.